Michelin, fornitore di pneumatici della MotoGP, ha avuto solo una settimana di tempo per produrre e consegnare le gomme necessarie per la finale di Barcellona di questo fine settimana.

La decisione di cambiare la sede ha creato una sfida per tutti i soggetti coinvolti, in particolare per Michelin, che ha dovuto reagire rapidamente dopo la cancellazione del GP di Valencia. Per tutta la durata del GP della Malesia, Dorna è rimasta in stretto contatto con Michelin per finalizzare la decisione di sostituire il finale di stagione con Barcellona.

Barcellona è stata scelta rispetto ad altre potenziali sedi, principalmente per considerazioni logistiche. Altre opzioni avrebbero probabilmente richiesto di spostare l'evento di una settimana, mentre sedi come la seconda gara in Malesia sono state escluse a causa del limitato accesso a pneumatici e carburante. Domenica in Malesia è stata confermata ufficialmente la decisione di correre a Barcellona e lunedì Michelin ha iniziato a produrre le mescole per il finale di stagione.

Le previsioni meteo anticipano una temperatura massima di 16°C sabato e domenica, con un potenziale di pioggia. “La sfida è significativa, soprattutto per il breve tempo di reazione che abbiamo avuto. Abbiamo sottolineato che, per una gara europea, avremmo avuto bisogno di sette giorni per produrre le mescole, ed è esattamente quello che abbiamo fatto", ha dichiarato Piero Taramasso, responsabile della divisione corse di Michelin, in un'intervista ad Autosport.

“Subito dopo la gara di Sepang, lunedì, abbiamo avviato la produzione in Francia e mercoledì gli pneumatici sono arrivati a Montmeló. Il nostro sistema di risposta rapida, insieme alla sede europea, ci ha dato circa tre giorni in più"” ha aggiunto Taramasso. Per Barcellona, Michelin ha preparato sette specifiche di pneumatici—quattro per l'anteriore e tre per il posteriore—basandosi sull'esperienza del circuito spagnolo e di Phillip Island. In genere sono necessari circa 1.000 pneumatici, ma l'aggiunta di un'ulteriore mescola ha portato il totale a 1.400.

“La pista di Montmeló ha un asfalto più vecchio, che offre un'aderenza limitata,”ha spiegato Taramasso. “Inoltre, le temperature sono molto più basse ora rispetto a quando abbiamo corso qui sei mesi fa.”