Prima del fine settimana del Gran Premio degli Stati Uniti, è emerso un rapporto secondo il quale un team di F1 era sotto esame per l'utilizzo di un dispositivo che modificava l'altezza di assetto della vettura tra le qualifiche e la gara.

Tuttavia, si tratta di una violazione diretta del regolamento della F1, che non consente di modificare l'assetto aerodinamico della vettura in parco chiuso, a parte l'ala anteriore.

Dopo che i team hanno sollevato preoccupazioni sul fatto che un rivale avrebbe potuto piegare queste regole per ottenere un vantaggio, l'organo di governo ha deciso che nuove regole sarebbero state messe in atto a partire dal weekend di Austin.

In seguito, è stato rivelato che il colpevole era la Red Bull.

Il team ha poi ammesso l'esistenza di un dispositivo per modificare l'altezza del pettorale anteriore, ma sostiene che non può essere utilizzato quando la vettura è assemblata.

Di conseguenza, è stato concordato un piano di modifiche con la FIA per garantire che la vettura operi nel rispetto del regolamento tecnico.

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Il rappresentante del team Red Bull ha dichiarato: "Sì, esiste, anche se è inaccessibile una volta che l'auto è completamente assemblata e pronta a correre.

"Nella numerosa corrispondenza che abbiamo con la FIA, è emersa questa parte e abbiamo concordato un piano per andare avanti."

Quando Max Verstappen ha ricevuto una domanda su cosa stia succedendo, ha risposto: "Niente. Voglio dire, è open-source, giusto? Tutti possono vederlo.

“Per noi era solo uno strumento facile, quando le parti erano fuori uso, era facile da regolare. Ma una volta che l'intera macchina è stata costruita insieme, non si può toccare.

“Quindi per noi non cambia....quando l'ho letto, pensavo ad altre squadre che lo facevano, e poi ho scoperto che era riferito alla nostra squadra.

"Non ne abbiamo mai parlato nel briefing. Quindi è solo uno strumento più facile da regolare."

Quando gli è stato chiesto se avesse avuto un impatto sulle prestazioni, Verstappen ha semplicemente risposto: "No."