Le piccole possibilità della McLaren di conquistare il Campionato Costruttori al Gran Premio del Qatar sono svanite dopo che Lando Norris ha ricevuto una penalità di 10 secondi per uno stop and go.

I commissari hanno stabilito che Norris non ha rallentato abbastanza quando al 31° giro sono state sventolate le doppie bandiere gialle, che segnalavano ai piloti la presenza di detriti in pista provenienti dalla Williams di Alex Albon. Mentre Norris stava inseguendo il leader della gara Max Verstappen, la penalità lo ha fatto passare dal secondo posto all'ultimo tra le vetture rimanenti.

Nonostante la caduta in fondo allo schieramento, il britannico è riuscito comunque a lottare per risalire fino al decimo posto, guadagnando due punti, avendo anche fatto segnare il giro più veloce.

Tuttavia, quello che poteva essere un grande bottino di punti per la McLaren si è trasformato in un'occasione mancata. La Ferrari non ha esitato e ne ha approfittato, con Charles Leclerc secondo e Carlos Sainz sesto. Questo riduce il distacco nel Campionato Costruttori a soli 21 punti, lasciando tutto da giocare nell'ultima gara di Abu Dhabi.

L'incidente ha anche sollevato dubbi sulle decisioni prese dal controllo di gara. Inizialmente sono state esposte solo bandiere gialle per i detriti, poi rimosse senza che la pista fosse sgombra. Sette giri dopo, Valtteri Bottas ha urtato lo specchietto allentato, spargendo le sue parti sulla pista e causando forature per Lewis Hamilton e Carlos Sainz.

Solo dopo, la Safety Car è uscita e ha raggruppato le vetture, rendendo la penalità di Norris’ancora più dannosa quando è stata applicata.

Dopo la gara, Toto Wolff, team principal della Mercedes, ha definito la penalità di Norris’brutale”ma ha detto che è accettabile finché i commissari applicano le regole in modo equo in tutti i casi.

"Le penalità sono state brutali, in particolare per la McLaren. Potrebbero costare il campionato", ha dichiarato a Sky Sports F1.

"Non so quale sia stata esattamente l'infrazione. La cosa più importante è che ci sia coerenza.

"Se il direttore di gara arriva e ha una posizione dura, va bene, purché tutti sappiano che quella è la posizione dura e che bisogna rispettarla."

La FIA ha spiegato la decisione di non inviare la Safety Car prima e ha promesso di rivedere la situazione con i team per migliorare i loro processi.