I motori del Motomondiale sono il cuore di questo sport, e guidano sia le prestazioni che l'innovazione. Per i nuovi appassionati, capire le cilindrate, le configurazioni, i regolamenti e lo sviluppo dei motori è fondamentale. Ecco una panoramica semplificata di ciò che rende i motori della MotoGP così speciali.

Quali sono i motori utilizzati nella MotoGP?

I motori della MotoGP sono unici, in quanto progettati appositamente per le corse. Possono raggiungere velocità fino a 349 km/h (217 mph) e non sono disponibili per l'acquisto da parte del pubblico, nemmeno dopo il ritiro.

Specifiche principali:

• Cilindrata massima: 1000cc
• Cilindri: Quattro
• Dimensione alesaggio: Massimo 81 mm
• Trasmissione: Solo 6 marce
• Carica turbo: Non consentita

Configurazioni del motore: Quattro cilindri in linea vs. V4

Le squadre possono scegliere tra due configurazioni di motore, ognuna delle quali presenta vantaggi unici:

1. Motori a quattro cilindri in linea:
   • L'albero a gomiti più lungo garantisce stabilità e migliori prestazioni in curva.
   • Favorito per le alte velocità in curva utilizzando linee di gara a U.
2. Motori V4:
   • L'albero a gomiti più corto consente di raggiungere un numero di giri più elevato e una maggiore velocità in rettilineo.
   • Utilizza linee di corsa a forma di V e spesso domina sui rettilinei.

Sulla pista:
Nel 2024, solo Yamaha ha utilizzato motori a quattro cilindri in linea, mentre tutti gli altri costruttori hanno adottato configurazioni V4.

Costruttori e sviluppo dei motori

I costruttori sviluppano i motori per i loro team ufficiali e forniscono i team satellite. I principali produttori per il 2024 sono:

• Ducati
• KTM
• Aprilia
• Honda
• Yamaha

Le squadre factory devono utilizzare lo stesso motore per entrambi i piloti, mentre le squadre satellite possono utilizzare motori con specifiche diverse. In ogni stagione, le squadre possono utilizzare 7 motori per pilota, che salgono a 8 se il calendario prevede 21 o più gare.

Il costo dei motori della MotoGP

I motori della MotoGP sono tra le parti più costose della moto. I costi includono:

• Motore singolo: Fino a 287.000 dollari USA
• Una moto intera: Tra 1–4 milioni di dollari

Le squadre richiedono in genere 7–10 motori per pilota per le gare e i test, rendendo lo sviluppo del motore un investimento finanziario significativo.

Regolamenti e monitoraggio dei motori

La MotoGP applica regolamenti rigorosi per garantire l'equità e il controllo dei costi. Le regole principali includono:

• Le parti del motore sono conservate in custodie a prova di manomissione per essere ispezionate durante la stagione.
• I produttori sono classificati (A, B, C o D) in base alle prestazioni, il che influisce sulle quote motore e sui diritti di sviluppo.

Gestione dell'uso del motore

Un motore della MotoGP deve durare circa 1700 km, coprendo 12.000 km a stagione. Le squadre creano un piano motori per assegnare i motori in modo strategico:

• Piste ad alto carico (es. Malesia, Qatar): Usare i nuovi motori per ottenere le massime prestazioni.
• Piste a basso carico (es. Sachsenring): Utilizzare motori più vecchi con un elevato chilometraggio.

La regolazione dei limiti del numero di giri consente ai team di prolungare la vita del motore o di estrarre più potenza quando è necessario, bilanciando prestazioni e durata.

Punti di concessione e classifiche

MotoGP utilizza un sistema di concessioni per bilanciare la competizione:

• I costruttori guadagnano punti in base alle prestazioni e vengono classificati dalla A alla D.
• Le classifiche determinano i vantaggi, come le concessioni per i motori, i privilegi per i test e gli aggiornamenti aerodinamici.

Per esempio:

• Classifica A (Ducati): Meno agevolazioni, limiti di sviluppo più severi.
• Classifica D (Yamaha e Honda): Più libertà di sviluppare e testare i motori.