Davide Tardozzi, team manager Ducati, ha dichiarato che non ha problemi se Jorge Martin vince il titolo 2024 e lo porta con sé in Aprilia la prossima stagione.

Il futuro di Martin in Ducati è stato deciso dopo il Gran Premio d'Italia, quando il marchio ha rinviato il progetto di promuoverlo nel team ufficiale nel 2025, scegliendo invece Marc Marquez. Grazie a questa decisione, Aprilia si è assicurata il contratto di Martin per il prossimo anno, aumentando la possibilità che possa vincere il titolo con la Ducati e portarlo nella sua nuova squadra.

Molti hanno ipotizzato che questo avrebbe portato la Ducati a ridurre il suo sostegno a Martin nella sua battaglia per il titolo contro Francesco Bagnaia, ma la squadra ha continuato a sostenerlo.

Tardozzi riconosce la possibilità che Martin vinca il titolo e poi vada avanti, ma trova anche conforto nel fatto che il record del campionato mostrerebbe Ducati come costruttore vincente.

“È chiaro che se Jorge vincerà il titolo, probabilmente correrà con il numero uno, perché è un'opportunità rara,” ha detto Tardozzi a TNT Sport prima del GP della Malesia, dopo il quale Martin era in testa alla classifica con 24 punti. “Lo vorrà sulla sua moto. Ma i libri di storia riporteranno ‘Jorge Martin - Ducati.’ Il numero uno è per il pilota, ma la moto è Ducati. Quindi per noi non è un problema. Lavoreremo sodo per riportarlo nel 2026. Se vince, può prendersi il numero uno, ma lo ha vinto con la Ducati.

Tardozzi ha aggiunto che anche se la Ducati dovesse perdere il campionato 2024 a favore di un altro team, il successo di Martin convaliderebbe comunque la decisione della Ducati di ingaggiarlo dalla Moto2 nel 2021.

“Jorge Martin è ancora il nostro pilota sotto contratto, quindi in un certo senso siamo contenti. Ma io ho ‘Ducati Lenovo’accanto al mio nome, e ci concentreremo sull’aiutare Pecco a dare il meglio di sé e vedere cosa fa Jorge,”ha detto Tardozzi. “In fin dei conti, è un pilota che è cresciuto con la Ducati, e potrebbe vincere il campionato con la Ducati. Questo dimostra che abbiamo fatto una buona scelta portandolo dalla Moto2 alla MotoGP.”