George Russell ha fornito un ulteriore approfondimento sulla dichiarazione rilasciata dai piloti di Formula 1 all'inizio di questo mese, esprimendo la loro crescente frustrazione nei confronti della FIA.

Il messaggio, condiviso dalla Grand Prix Drivers’ Association (GPDA) sulla sua nuova pagina Instagram ha esortato il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem a ripensare il suo approccio alla comunicazione con i piloti e ad affrontare le questioni chiave che riguardano la griglia di partenza.

La dichiarazione ha evidenziato i problemi legati alle rigide regole della FIA sulle parolacce, al modo in cui vengono applicate le multe e alla mancanza di chiarezza sulla destinazione dei soldi delle multe.

I piloti, tra cui Russell, che è direttore della GPDA, vogliono che i fondi siano utilizzati per sostenere i giovani talenti del motorsport e hanno chiesto una comunicazione più chiara da parte della FIA.

“In definitiva, quando abbiamo sentito la FIA un paio di anni fa, in occasione delle elezioni presidenziali, hanno parlato di trasparenza e di dove il denaro verrà reinvestito nelle gare di base, cosa che noi siamo tutti favorevoli,” ha detto Russell citato da Motorsport Week.

“E naturalmente, quando si tratta di alcune di queste grandi multe, ci sono un certo numero di piloti sulla griglia che possono comodamente permettersi queste multe. 

“Ci sono forse alcuni esordienti sulla griglia di partenza, che se si vedono recapitare una multa da 1 milione di dollari, non possono permettersela. 

“Ma se sapessimo dove sono stati reinvestiti, e se andassero alla base o ad alcuni programmi di formazione... vogliamo solo la trasparenza e la comprensione di ciò che è stato promesso fin dall'inizio.”

Tuttavia, nonostante la dichiarazione sia stata rilasciata poco dopo il Gran Premio di San Paolo, la FIA non ha ancora risposto, aumentando la frustrazione dei piloti.

Russell ha anche sottolineato l'instabilità all'interno della FIA, notando il frequente avvicendamento del personale nell'ultimo anno, che potrebbe contribuire alla scarsa comunicazione con i piloti.

“Sicuramente non è difficile ottenere un incontro, ma credo che ottenere che le cose cambino o che le promesse vengano mantenute sia leggermente più impegnativo.

“Forse la FIA o il presidente non si sono resi conto della serietà dei sentimenti di tutti noi.

“Ecco perché nel corso delle 20 gare di quest'anno, e anche dell'anno scorso, abbiamo parlato di una serie di argomenti, tutti i piloti, tutti ci sentiamo abbastanza simili.

“Sappiamo tutti cosa vogliamo da questo sport e la direzione che sta prendendo. Probabilmente sentiamo di voler fare una piccola inversione di marcia su una serie di argomenti, e vogliamo solo lavorare insieme alla FIA su questo.

“Questo è quello che ci sembra non stia accadendo affatto, almeno direttamente dal presidente.”